LG

LG, a metà aprile il top di gamma G5 disponibile in Italia

Il top di gamma di LG presentato al MWC di Barcellona il mese scorso, sarà disponibile in Italia da metà aprile e sarà dotato di tutta una serie di accessori interscambiabili chiamati LG Friends, che hanno la capacità di espandere le funzionalità fotografiche, audio e video del telefono. LG ha comunicato che in questa prima fase di lancio tutti coloro che acquisteranno il G5 entro il 30 aprile riceveranno in regalo il modulo LG Cam Plus: l’accessorio, una volta agganciato al dispositivo, permetterà di migliorare l’impugnatura ed avere i controlli manuali della fotocamera, in più contiene una batteria secondaria da 1.200 mAh. Lo smartphone top di gamma contiene l’ultimo processore Qualcomm, lo Snapdragon 820, 4 GB di Ram e 32 GB per lo storage interno espandibili tramite micro SD fino a 2 TB. Il display è un QuadHD con diagonale da 5,3 pollici e funzionalità always-on per tenere sempre d’occhio le notifiche. Presenta una fotocamera frontale da 8 Mpx e da un doppio sensore sul lato posteriore da 16 e 8 Mpx con obiettivo grandangolare da 135°. Il design modulare del G5 è la sua caratteristica principale, che gli permette di essere abbinato a molti accessori interscambiabili denominati LG Friends. Oltre al modulo LG Cam Plus, arriveranno entro l’estate, la batteria sostitutiva che all’occorrenza diventa un power bank, il visore per realtà virtuale, la telecamera che gira video a 360°, il DAC audio a 32-bit firmato Bang & Olufsen e il drone sferico per la videosorveglianza chiamato Rolling Bot.

Wii U

Nintendo assicura: Wii U non andrà fuori produzione

La notizia che la produzione della console Wii U sarebbe terminata entro il 2016 è stata prontamente smentita dalla società giapponese Nintendo. La società, interrogata a riguardo dal sito IT Media NetLab, ha affermato che la notizia non è assolutamente vera e che la console verrà prodotta per tutto l’anno fiscale e anche oltre. Nintendo ha affermato che, nonostante le difficoltà, la Wii U continua ad essere richiesta soprattutto per titoli fortemente popolari come Splatoon e Super Mario Maker, o come i futuri Star Fox Zero e il nuovo capitolo della serie Zelda. In ogni caso dovremmo attendere il prodotto next gen, che dovrebbe venire presentato quest’anno, prima di dare l’addio definitivo all’attuale console di Nintendo.

Tim Cook presenta iPhone SE

Apple svela iPhone SE e iPad Pro da 9.7″, iOS 9.3.

L’azienda della Mela presenta i nuovi dispositivi a Cupertino. La gamma iPhone ora ha un modello SE, erede del 5s ma potente come un iPhone 6s. Per iPad una versione Pro con display dalle dimensioni classiche. Sul palco, focus sulla salute con due nuovi “kit” di sviluppo dedicati. Tim Cook sul caso Fbi: “La sicurezza è un obbligo”. Tagli di prezzo consistenti per i dispositivi

 

La questione più spinosa Tim Cook, CEO di Apple, l’affronta subito, in apertura del keynote di presentazione degli ultimi prodotti dell’azienda di Cupertino. Nella Town Hall al quartier generale della Mela, davanti a una platea di 400 giornalisti ribadisce il “no” dell’azienda alla richiesta del dipartimento di giustizia americano di decrittare l’iPhone del terrorista della strage di San Bernardino, in California. Il capo di Apple, dopo che alle sue spalle un video racconta i 40 anni di Apple in 40 secondi, spiega: “Nel mondo ci sono un miliardo di dispositivi Apple, è questo il nostro impatto nel mondo”. Per questo “riteniamo di avere la responsabilità di aiutarvi a proteggere i vostri dati e la vostra privacy. E non ci tireremo certo indietro”. E ancora: “Sinceramente non pensavo che saremmo entrati in contrasto con il nostro governo. Sono molto riconoscente del supporto che abbiamo ricevuto dagli americani”. Insomma, Cook lancia un messaggio chiaro alle milioni di persone che posseggono un iPhone: non temete, continueremo a seguire una politica di protezione dei dati come abbiamo fatto finora. I nostri, i vostri smartphone sono al sicuro al cento per cento. Qualche ora dopo l’intervento di Cook, è stata rinviata l’udienza davanti alla corte di Riverside, a 650 km da Cupertino, che è stata chiamata a decidere sul braccio di ferro Apple-Fbi: il dipartimento alla Giustizia potrebbe aver trovato il modo di sbloccare l’iPhonesenza l’aiuto dei tecnici di Apple. Il tutto mentre la Corte suprema fa sapere che esaminerà il ricorso di Samsung condannata a pagare una super multa per aver infranto alcuni brevetti di Cupertino. Sono giorni molto intensi in casa Apple.

Un iPhone tutto nuovo. Dentro. Dallo scontro tra il diritto alla privacy e il diritto alla sicurezza ai prodotti il passo è breve: il tempo di cambiare la slide. Le novità di questo keynote non sono epocali e i prodotti tutti quelli attesi: arriva iPhone SE, simile all’iPhone 5S (quindi con profili squadrati e schermo da 4 pollici) ma dentro tutto diverso: microprocessore A9, camera a 12 megapixel, supporto per Apple Pay, Nfc, Live Photos, connettività aggiornata e possibilità di girare video in 4K. Poi il prezzo: si parte da 509 euro con 16 Giga (399 negli Usa) o 609 euro per 64 Giga. Che ne fanno l’iPhone meno costoso della storia di Apple. E’ decisamente un prodotto pensato per allargare il bacino dei clienti, puntando a chi non vuole spendere troppo e/o preferisce acquistare dispositivi più maneggevoli. L’iPhone SE sarà in vendita dal 31 di marzo in Usa, Gran Bretagna, Australia, Canada e Cina. In Italia arriverà a maggio.

iPad, il presente è sempre più pro. Altra novità attesa, l’iPad, la cui linea Pro vede adesso il modello da 9,7 pollici aggiungersi a quello da 12,9 presentato lo scorso ottobre. E’ un iPad di grande qualità con schermo retina, video in 4K, audio pro e tutti gli accessori professionali, dalla tastiera all’Apple Pencil. Le versioni sono tre: modello wifi 32 GB di memoria (689 euro), 128 GB (869 dollari) e 256 GB da 1049 euro. Prezzi che possono interessare chi intende “sostituire il pc”, come dice Phil Schiller con un dispositivo professionale. Il nuovo iPad Pro ha le stesse modalità di uscita dell’iPhone SE. “E’ il futuro del computing”, assicura Cook. Prezzo ribassato anche per l’Apple Watch (“lo smartwatch più venduto al mondo”): la versione Sport, quella base, adesso costa 369 euro. L’unica novità, aspettando l’autunno, sono i cinturini che si arricchiscono di nuovi modelli. Rilasciate, poi, le nuove versioni dei software per iPhone e iPad, per Apple Watch, Apple tv e Mac.App in salute. Uno dei punti sui quali l’azienda di Cupertino sta insistendo è il rapporto tra l’utente dei suoi dispositivi e il proprio stato di salute. Oggi ha presentato CareKit, nuovo framework software progettato per aiutare gli sviluppatori a creare strumenti diano la possibilità di arrivare a un monitoraggio costante. Disponibile dal prossimo mese, permetterà di creare app in grado di tracciare lo stato di salute e integrare queste informazioni con chi è deputato a controllarlo, ovvero medici, infermieri e famigliari. “Siamo entusiasti del profondo impatto che ResearchKit ha già avuto sul ritmo e sulla portata delle ricerche mediche e ci siamo resi conto che molti di quegli stessi principi avrebbero potuto trovare applicazione nell’assistenza individuale”, ha il CFO Jeff Williams: “Riteniamo che fornire alle persone gli strumenti per comprendere ciò che sta accadendo con la loro salute sia incredibilmente importante, e le app progettate con CareKit lo rendono possibile, dando agli utenti la possibilità di svolgere un ruolo più attivo nella gestione della cura di sé”.

EcoApple. Un focus sul rispetto dell’ambiente da parte di Apple e sugli obiettivi che in questa chiave si pone arriva da Lisa Jackson, vice presidente responsabile per le politiche ambientali del gruppo e già ex responsabile per l’ambiente nel governo americano. I dati della Mela sono di eccellenza ma si può fare ancora di più: il 90% dell’energia che usa l’azienda arriva da fonti rinnovabili e il 99% della carta usata per le confezioni dei prodotti Apple è carta riciclata. La Jackson quindi mostra un video nel quale si vede all’opera un robot a cui è stato dato il nome Liam: il suo compito è quello di riciclare i vecchi iPhone smontandoli in tutti i loro componenti.

Arrivederci all’Astronave. Al chiudere un keynote insolitamente breve è Tim Cook. Ricordando i 40 di vita di Apple (l’azienda fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak il primo aprile del 1976) suggerisce che il prossimo evento interno molto probabilmente si svolgerà al nuovo campus Apple sempre a Cupertino – con le sembianze di una gigantesca astronave – che sarà inaugurato all’inizio del prossimo anno. “Lasceremo questo posto al quale ci legano dei bellissimi ricordi”. E giù applausi.

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Playstation VR

È ufficiale, Sony PlayStation VR arriva a ottobre con 50 giochi

Emergono ulteriori dettagli sul visore per la realtà virtuale di Sony da collegare a PlayStation 4: alla Game Developers Conference 2016 di San Francisco, infatti, Sony ha svelato che PlayStation VR arriverà finalmente nei negozi a ottobre. All’interno della confezione non ci sarà però la PlayStation Camera, che dovrà essere acquistata a parte per poter godere dei nuovi contenuti in VR. Sony ha dichiarato che nel suo primo anno il visore potrà contare su ben 50 titoli, tra cui anche lo sparattutto Star Wars Battlefront. Annunciate ufficialmente anche le specifiche tecniche: schermo OLED da 5,7 pollici e risoluzione di 1920 x 1080 (960 x 1080 per occhio), refresh rate di 120Hz, latenza a 18 ms, angolo di visione di circa 100 gradi. Non mancano accelerometro, giroscopio, tracciamento della posizione della testa grazie a nove LED e le uscite audio HDMI e USB.

Direttiva 2006/95/CE

Come accertarsi della conformità delle apparecchiature elettriche

Il mercato europeo delle apparecchiature elettriche si sta preparando per l’entrata in vigore della versione aggiornata della Direttiva Bassa Tensione, prevista per il prossimo mese di aprile, che, tra l’altro, introdurrà una maggiore coerenza nell’applicazione della normativa per tutti gli operatori del settore (produttori, importatori, distributori e installatori), evidenziando, in particolare, l’importanza della tracciabilità dei prodotti.

In questo contesto, i prodotti non conformi alle Norme rappresentano un pericolo per la sicurezza sia delle persone, sia dei beni e della proprietà, mettendo a repentaglio anche la reputazione delle imprese che operano nel settore elettrico. I numeri sono molto allarmanti: nel Vecchio Continente, infatti, secondo i dati dell’EU Fire Safety Network and Forum for European Electrical Domestic Safety (FEEDS), circa 12 persone perdono la vita ogni giorno a causa di incendi nelle abitazioni e, di questi, una percentuale che varia tra il 10 e il 20% è dovuta a guasti elettrici.

Standard di sicurezza

Ben venga, quindi, il recente annuncio del lancio – da parte delle Associazioni Europee dei costruttori di quadri di bassa tensione e dei dispositivi di comando, delle infrastrutture elettriche, dell’ingegneria di processo e d’installazione CAPIEL e CECAPI – dell’iniziativa Market Surveillance Support Initiative Electrical (MSSI Electrical), che si pone l’obiettivo di contribuire ad eliminare, in Europa, la commercializzazione e l’utilizzo dei prodotti elettrici che non sono conformi agli standard di sicurezza.

L’iniziativa, sostenuta dai principali operatori del mercato elettrico, tra cui il Gruppo Legrand con la capofila in Italia BTicino, riguarda i componenti per l’installazione elettrica (ad esempio, interruttori, interruttori automatici e differenziali, dispositivi per la soppressione dell’arco) e i sistemi elettronici per la casa, gli immobili e i processi, utilizzati in ambito residenziale, del terziario e industriale.

Ulteriori informazioni sull’attività di MSSI Electrical si possono trovare all’indirizzo Internet http://mssi-electrical.org/en, portale collegato a tutte le Organizzazioni nazionali che fanno parte delle Associazioni CECAPI e CAPIEL.

Harrison Ford - Indiana Jones

Indiana Jones: il quinto episodio al cinema nel 2019!

Via libera da parte della Disney alla produzione di un quinto episodio di “Indiana Jones” diretto da Steven Spielberg e con Harrison Ford. Ritornerà nelle sale cinematografiche nel 2019!

Disney ha annunciato il via libera alla produzione di un quinto episodio della saga fantasy di Indiana Jones, iniziata nel lontano 1981. Sembra che in seguito all’acquisizione da parte di Disney della Lucasfilm, Harrison Ford (che aveva firmato per interpretare il personaggio di Ian Solo in Star Wars) avesse posto la clausola di produrre un quinto episodio della serie, episodio ora confermato anche dal presidente della Disney Bob Iger.
Il film, che ritornerà nelle sale il 19 luglio del 2019, verrà ancora una volta diretto da Steven Spielberg e interpretato da Harrison Ford, mentre non pare essere coinvolto George Lucas: sarà la prima volta, dopo aver co-creato il franchise e co-sceneggiato i primi quattro episodi. “Indiana Jones è uno dei più grandi eroi della storia del cinema, – ha detto Alan Horn, presidente della Disney – e non vediamo l’ora di riportarlo sullo schermo nel 2019. È raro avere una tale combinazione perfetta di regista, produttori, attore e ruolo, e non potremmo essere più felici di intraprendere questa avventura con Harrison (Ford) e Steven (Spielberg)”.
A produrre il film saranno Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilms, e il marito Frank Marshall. Entrambi sono da tempo coinvolti nella saga di Indiana Jones, a partire da I predatori dell’arca perduta, del 1981, di cui erano per la prima volta produttori. La coppia ha poi collaborato anche alla produzione degli altri film della serie. Per molti le avventure di Indiana Jones andranno avanti sino a che Harrison Ford vorrà farlo, il tentativo di trovare un erede dell’attore di Chicago era fallito con la performance Shia LaBeouf che nel Regno del Teschio di Cristallo del 2008 lo aveva affiancato senza riuscire a catturare le simpatie del pubblico. Ora la Kennedy dichiara: «Stiamo tutti cercando di capire quando sarà il momento giusto per far fare a Harrison un passo indietro, ma al momento non sembra interessato a smettere”.
Non è ancora dato sapere però in quale periodo sarà ambientato questo episodio. Proprio il quarto, Il Regno del Teschio di Cristallo, era ambientato 19 anni dopo il terzo film (la stessa distanza di tempo tra le uscite dei due film). Questo potrebbe voler dire che il quinto episodio potrebbe essere ambientato nel 1968.

 

 

Philips Hue

Philips lancia una lampadina che “segue” il sole

Philips ha presentato la lampadina smart Hue White Ambiance in grado, se lo si desidera, di adeguare automaticamente l’intensità e il tono della luce in base ai diversi momenti della giornata, imitando la fredda luce all’alba (6500k) o una luce più morbida e calda (2200k) alla sera. Grazie alla connettività wireless e utilizzando l’app Philips Hue, si può controllare facilmente l’intensità della luce scegliendo una delle routine predefinite o decidendo di definire un nuovo scenario di illuminazione in base alle proprie esigenze. Ad esempio è possibile anche gestire la luce in casa in modo differente a seconda dell’ambiente, impostando una luce più fredda per la zona living (come la cucina) e più morbida e soffusa nella stanza da letto. Philips Hue White Ambiance è compatibile con il sistema HomeKit di Apple e può essere gestita anche tramite Apple Watch e da Siri, oltre che dalle app di terze parti. Il kit base prevede due lampadine a cui si aggiunge un interruttore e il dispositivo bridge, che fa da ponte tra la rete wireless di casa e le lampadine.

Android 7.0 N

Android N cela un asso da Desktop: la modalità in finestra

Nascosta nel codice di Android N, ma non ancora funzionante né attivabile, c’è una funzione che potrebbe anticipare il futuro desktop di Android.

Android N ha senz’altro fatto notevoli passi in avanti in termini di usabilità su grandi schermi (e non solo) con l’introduzione del multi-window, che su Android TV diventa anche picture-in-picture, ma pare che questa non sia la sola novità in tal senso che arriverà dalla nuova release di Android.

Nel codice della developer preview 1 di N ci sono infatti riferimenti alla “freeform window“, una modalità sperimentale per eseguire le app in finestre di dimensione variabile, che da come sono descritte sembrano proprio quelle cui siamo abituati su sistemi desktop, con tanto di pulsante per ingrandirle e chiuderle. Tale opzioni dovrebbe trovarsi tra quelle per sviluppatori, ma per ora non c’è modo di farla comparire.

Un ingegnere Google ha confermato che questa modalità non è attivabile sull’attuale preview di Android N, sebbene nel codice ce ne siano tracce, lasciando intendere che sarà disponibile solo in futuro, tanto che nella documentazione ufficiale è anche già descritta:

Manufacturers of larger devices can choose to enable freeform mode, in which the user can freely resize each activity. If the manufacturer enables this feature, the device offers freeform mode in addition to split-screen mode.

I produttori dei dispositivi più grandi possono scegliere di abilitare la modalità freeform, nella quale l’utente potrà liberamente ridimensionare ogni attività. Se il produttore abiliterà questa funzione,  il dispositivo offrirà la modalità freeform in aggiunta a quella split-screen.

Non siamo affatto sicuri che questa modalità sarà pienamente funzionante in Android N fin dalla sua prima release pubblica, ma ci sono comunque buone probabilità, ed aver introdotto la modalità multi-window, dicendo in pratica agli sviluppatori di occuparsi dell’eventuale ridimensionamento delle proprie app, è senz’altro un primo passo perché il freeform mode possa funzionare correttamente con le varie applicazioni; e da lì allo sbarco ufficiale su dispositivi sempre più grandi, un ulteriore passo potrebbe essere breve.

Fonte: ArsTechnica

iPhone

iPhone 7 sarà così?

È apparsa in rete un’immagine che mostra il retro della scocca di quello che potrebbe essere il prossimo iPhone 7. Il design sembra pressoché invariato, la principale differenza è data dalle bande in materiale plastico, utilizzate finora per migliorare il funzionamento delle antenne e la ricezione. Nell’immagine queste bande non attraversano più il retro del dispositivo, ma corrono lungo il bordo superiore e inferiore. La fotocamera dovrebbe essere meno sporgente, inoltre diverse indiscrezioni parlano anche di uno spessore ridotto del nuovo modello e della possibile rinuncia al classico jack da 3,5 mm per le cuffie, l’audio passerà infatti attraverso la porta Lightning. iPhone 7 potrebbe anche disporre di certificazione di impermeabilità, per rendere meno rischioso il contatto accidentale dello smartphone con l’acqua.

Android

Google ha reso disponibile Android N

A sorpresa, Google ha deciso di rendere disponibile una preview di Android N, per avere i feedback degli sviluppatori e raccogliere così eventuali suggerimenti e correzioni. Tra le novità più interessanti in questa preview si segnala la possibilità di avere la gestione multi-window, funzionalità che permetterà di affiancare più finestre e di utilizzare il picture-in-picture. Altra novità interessante presente in Android N è Direct Reply Notifications, cioè la possibilità di rispondere a un messaggio direttamente dalla notifica senza la necessità di aprire l’app interessata. Con la nuova versione della funzione Doze, inoltre, Google migliora di l’efficienza di Android. Doze interviene quando il telefono ha lo schermo spento e non è collegato all’alimentatore: in una prima fase agisce sull’accesso alla rete e sui processi di sincronizzazione, attivandoli solo in determinate finestre temporali. Quindi, in una seconda fase, se il telefono continua a non essere utilizzato viene spento anche il GPS, lo scan delle reti Wi-Fi e gli allarmi. Questi accorgimenti permettono di estendere l’autonomia del dispositivo.