Dal 6 Marzo 2020 è diventato obbligatorio avere un dispositivo antiabbandono all’interno dell’auto in caso di bambino a bordo. Scopri con noi cosa sono e come funzionano!

A partire dal 6 Marzo 2020 è diventato obbligatorio avere in auto, nel caso sia presente a bordo un bambino di età inferiore ai 4 anni, un dispositivo anti-abbandono. La legge era già stata approvata il 7 Novembre 2019 ma, anche per dare il tempo a chi era interessato di acquistare questi dispositivi, sino al 6 Marzo era consigliato, mentre ora è obbligatorio. In caso di trasgressione ora è prevista una multa per un importo a partire da 83 euro che può arrivare sino a 333 euro e la decurtazione di 5 punti della patente. Nel caso in cui si dovesse, nei due anni successivi alla prima multa, incorrere nello stesso comportamento, si potrebbe arrivare a provvedimenti più severi quali la sospensione della patente da 15 giorni fino ad un massimo di 2 mesi.

Il dispositivo è obbligatorio su veicoli con targa italiana condotti da residenti in Italia o da residenti all’estero, oppure con targa estera ma guidati da residenti italiani, con quattro ruote e siano adibiti per il trasporto di persone, con al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente, e per autocarri e camion.

Come funzionano?

In seguito all’entrata in vigore della legge, i produttori di seggiolini si sono attivati per predisporre dei dispositivi conformi, che prevedono l’obbligo di installare un dispositivo di allarme che possa segnalare la presenza di un bambino all’interno del veicolo in sosta al fine di evitarne l’abbandono. Nel caso in cui si disponga già di un seggiolino sono però arrivati in commercio anche dei dispositivi che possono essere installati successivamente.

Che si tratti di un seggiolino o di un dispositivo installato successivamente, il funzionamento rimane simile: in entrambi i casi viene rilevata la presenza a bordo del bambino impedendo che possa essere lasciato solo in auto inviando un segnale ad un telefono. Solitamente tutti i dispositivi richiedono uno smartphone Bluetooth su cui installare l’app dedicata del prodotto (sulla maggior parte dei modelli in commercio è possibile abbinare più di un dispositivo). Tramite l’app dovranno essere memorizzati dei numeri di emergenza da contattare, di modo che il dispositivo possa inviare una chiamata od un sms nel caso ci si allontanasse dall’auto lasciando il bambino all’interno.

Nei modelli più completi, come il Tippy Smart Pad, è importante che siano abilitati anche i servizi di geolocalizzazione Questo è importante perché il dispositivo così invierà anche l’indicazione GPS, utile ad individuare la posizione del bambino.

 

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