Impianti elettrici e idrotermosanitari: inversione di tendenza
La buona notizia per chi opera nel settore dell’edilizia e degli impianti elettrici e idrotermosanitari è arrivata: con il 2016 il settore delle costruzioni sta uscendo lentamente dalla fase recessiva.
Già nella seconda parte del 2015 sono stati registrati i primi segni di una lenta fuoriuscita dalla crisi, iniziata nel 2007 con una previsione di ritorno alla crescita degli investimenti in costruzioni: inizia la nuova stagione del settimo ciclo edilizio, in cui gli impianti saranno uno dei protagonisti dell’evoluzione del settore.
Le nuove costruzioni sono sinonimo di integrazione fatto di nuovi prodotti, di sistemi e componenti, di nanotecnologie e biotecnologie, di sensori, termostati, di Internet of Things, di robotica, di digitalizzazione, building automation. Uno scenario che vede un rapido sviluppo della domanda internazionale di impiantistica.
Nel 2015 il mercato europeo degli impianti è arrivato a valere 369 miliardi di euro, il 27% di tutto il valore della produzione nelle costruzioni (nel 2009 era il 24%). In questo dato sono incluse: installazioni elettriche, impianti per la climatizzazione, idraulici e altri impianti per l’edilizia, per le telecomunicazioni, per la produzione e distribuzione di energia elettrica e idrica, domotica e automazione.
La domanda di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili insieme allo sviluppo del settore della riqualificazione edilizia in ambito di efficientamento energetico hanno reso possibile la conquista di quote di mercato da parte dell’impiantistica negli ultimi anni.
Impianti in Europa: Italia al terzo posto
Nel 2015 in Italia la quota di mercato degli impianti elettrici e idrotermosanitari sugli investimenti in costruzioni segna il 34%; il valore della produzione è stimato in 46 miliardi di euro.
Le quote più alte in Italia, Francia e in Germania, dove oltre il 30% del settore delle costruzioni è oggi fatto di impiantistica. Il mercato tedesco è il primo mercato europeo, con un valore della produzione nel 2015 stimato in circa 100 miliardi di euro. A seguire la Francia dove l’impiantistica vale circa 50 miliardi di euro, l’Italia con 46 e il Regno Unito con circa 44.
Secondo le nuove stime Cresme, l’installazione degli impianti in Italia nel 2015 vale quindi quasi 46 miliardi di euro: 19 miliardi di euro il fatturato dell’installazione idrotermosanitaria; oltre 22 miliardi per gli impianti elettrici e 4,6 miliardi il fatturato degli altri impianti.
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