Esplora il rapporto dei giovani con il mondo digitale: dalla crescita precoce nell’uso della tecnologia agli impatti sui bambini. Scopri come educare e navigare in sicurezza nell’era digitale.
Il rapporto di Save the Children e il mondo digitale: Una panoramica sull’infanzia a rischio in Italia
Ogni 20 novembre, dal lontano 1954, il mondo celebra la giornata dedicata ai bambini e agli adolescenti. In questa occasione, Save the Children, un’organizzazione no-profit di fama internazionale, presenta il suo “Atlante dell’infanzia a rischio in Italia”. Quest’anno, il rapporto intitolato “Tempi Digitali” si concentra sull’interazione dei giovani con il mondo virtuale e le tecnologie digitali.
L’età in cui i bambini ricevono il loro primo smartphone e accedono a Internet sta diminuendo, e il tempo trascorso davanti ai display dei vari dispositivi è in costante aumento. Tuttavia, c’è un divario nella competenza e nella conoscenza necessarie per gestire questa nuova interazione. I giovani sono a rischio di ‘povertà educativa digitale’, una situazione che potrebbe limitare le loro abilità senza che se ne rendano conto, privandoli della libertà di sviluppare pienamente le proprie capacità.
Secondo Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children, “La tecnologia può e deve essere una grande opportunità di sviluppo e democrazia, ma va resa universale e utilizzata secondo regole condivise, altrimenti rischia di acuire le diseguaglianze e creare un esercito di esclusi”.
Cybernauti precoci e l’evoluzione digitale
I giovani italiani si connettono a Internet sempre prima: il 78% dei bambini tra gli 11 e i 13 anni utilizza quotidianamente il cellulare per accedere alla rete. Dopo la pandemia, c’è stato un aumento significativo dei giovani utenti di smartphone, con il 30,2% dei bambini tra i 6 e i 10 anni che ora utilizzano tali dispositivi, rispetto al 18,4% registrato nel biennio 2018-2019.
Mentre l’età degli utenti diminuisce, cresce il rischio di povertà educativa digitale. In una mappa europea sulle competenze digitali dei giovani tra i 16 e i 19 anni, l’Italia si posiziona quartultima, con il 42% dei giovani scarsamente competenti, rispetto al 31% europeo. Gli italiani con competenze digitali elevate rappresentano il 27%, mentre in Francia sono il 50% e in Spagna il 47%.
L’ingente tempo online e le sue attività
All’inizio del 2023, quasi la metà dei giovani italiani tra gli 11 e i 19 anni (47%) ha ammesso di passare oltre 5 ore al giorno online, rispetto al 30% del 2020. Durante questo tempo, i ragazzi scambiano messaggi (93%), guardano video (84%) e utilizzano i social media (79%). Nonostante le restrizioni, molti preadolescenti (11-13 anni) aprono profili social indicando un’età maggiore o usano quelli di adulti, con una percentuale del 40,7%.
I maschi si dedicano più ai videogiochi (81%) rispetto alle femmine (63,2%), mentre queste ultime leggono notizie e webzine (37%) e scaricano ebook (27,6%) con maggiore frequenza. Si accede anche alle piattaforme digitali per acquistare e vendere, con l’abbigliamento, le scarpe e gli accessori tra gli articoli più venduti.
Schermi e assistenti vocali: impatti e raccomandazioni
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Società Italiana di Pediatria sconsigliano l’uso dei dispositivi digitali nei bambini sotto i 2 anni. Tuttavia, uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha rivelato che oltre il 22% dei bambini di 2-5 anni passa almeno un’ora al giorno davanti agli schermi, mentre il 3% lo fa per più di tre ore. Questa pratica può avere effetti negativi sullo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini, favorendo la sedentarietà e l’obesità infantile.
Gli assistenti vocali, se usati impropriamente, possono influenzare negativamente lo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini. Tuttavia, se utilizzati correttamente, potrebbero migliorare le capacità comunicative e l’apprendimento.
Educare nell’era digitale
Con la crescente presenza della tecnologia nelle nostre vite, ci troviamo tutti impreparati di fronte alla Quarta rivoluzione industriale. È essenziale acquisire una consapevolezza dei meccanismi digitali per regolare i nostri comportamenti. È importante educare i bambini all’uso responsabile della tecnologia, oltre a considerare l’importanza dell’alfabetizzazione digitale a tutte le età e in ogni contesto.
Conclusione: Il rapporto di Save the Children come risorsa educativa
Il rapporto completo di Save the Children offre una panoramica approfondita di questi temi, aiutando genitori e cittadini a comprendere meglio il mondo digitale e ad affrontare le sfide che comporta. La tecnologia può essere uno strumento evolutivo se usata correttamente, e la consapevolezza è fondamentale per navigare in un ambiente digitale sicuro. È possibile scaricare il documento completo qui per ulteriori approfondimenti.