Impianti di allarme e antintrusione: come scegliere quello più adatto
La richiesta di impianti di allarme e antintrusione è sempre maggiore, soprattutto in quelle zone e situazioni in cui è maggiore la paura e l’insicurezza.
Quale impianto scegliere e qual è quello più adatto?
Abbiamo realizzato la nostra guida proprio per rispondere a questa domanda.
La richiesta di questo tipo di impianti è maggiore, ad esempio, se abitiamo in piccoli centri o in zone isolate ed in periodi in cui solitamente i tentativi di furto aumentano, come ad esempio nei periodi estivi o durante le feste di Natale, quando la nostra abitazione rimane indifesa.
In questi casi la soluzione più semplice per proteggere la nostra casa è appunto quella di ricorrere ad un impianto antifurto e antintrusione.
Quale impianto di allarme scegliere?
Di soluzioni ne esistono varie:
- kit di allarme fai-da-te,
- impianti wireless,
- impianti cablati
- impianti misti (in parte cablati e in parte wireless).
Prima però di scegliere quale impianto fa al nostro caso, è necessario iniziare a pensare alle condizioni e agli ambienti in cui deve essere installato.
E’ necessario, in altri termini, considerare fattori quali:
- le dimensioni dell’abitazione,
- quanti sono gli ambienti,
- se l’abitazione è una villetta isolata oppure se in un condominio
- quale piano si trovano i locali da proteggere,
- la presenza di animali domestici
- le abitudini come, ad esempio, in quali e quante ore la casa non è abitata.
Solo dopo aver proceduto con l’analisi di tutti i punti deboli della nostra abitazione possiamo quindi procedere disegnando il nostro sistema di allarme più efficace.
Come funziona un impianto antintrusione?
Esiste una grande varietà di impianti antintrusione, dai più semplici ma meno efficaci ai più sofisticati e più sicuri.
Un impianto antifurto funziona grazie a due aspetti fondamentali:
- i sensori installati nell’abitazione
- la connessione dell’impianto a una centrale di sorveglianza, alle forze dell’ordine o ai nostri smartphone semplicemente solo per avvisarci tempestivamente dell’avvenuta intrusione in casa.
Quanto devi spendere un impianto di allarme?
Per il prezzo il nostro consiglio è di non fidarsi troppo degli apparecchi esageratamente economici.
E’ vero che con il tempo e l’avanzare della tecnologia il prezzo di un impianto si è abbassato, ma è anche vero che per tenere sicura un’abitazione c’è la necessità di avere componenti affidabili e di buona qualità.
I migliori impianti sono quelli che offrono una cintura difensiva sia attorno all’abitazione sia all’interno dell’abitazione.
L’uso contemporaneo di tre livelli di rivelazione (volumetrico interno, perimetrale ed esterno) offre un’alta protezione ed allo stesso tempo dà la possibilità di distinguere una vera intrusione da un allarme improprio.
Ipotizzando ad esempio la presenza di un animale verrebbe attivato il sensore esterno ma non si attiverebbero i sensori perimetrali e sull’apertura del serramento. Lo stesso varrebbe se si attivasse il solo sensore interno senza altre segnalazioni.
Per la protezione esterna è necessario trovare un giusto compromesso tra la capacità di rilevazione e l’esclusione di falsi allarmi dovuti ad esempio ad animali o luce.
Solitamente le più consigliate ed efficaci sono le protezioni a bordo casa, come le barriere infrarossi o sensori a tenda. Questo perché consentono l’installazione ance in presenza di vegetazione, sono immuni dal passaggio di animali ed in caso di una segnalazione comunicano se l’intruso è esterno alla protezione o ha già varcato il perimetrale.
I 3 tipi di impianto antifurto
Si è soliti suddividere gli impianti antifurto in 3 categorie: wireless, cablati o misti.
Antifurto cablato o a filo
Solitamente gli impianti a filo riescono a fornire una resa costante nel tempo. Sono alimentati dalla corrente domestica, hanno il vantaggio di avere un costo inferiore agli impianti wireless ma non consentono una semplice installazione o modifica dell’impianto. Spesso quindi, specialmente nel caso di una modifica o di un’aggiunta all’impianto, è necessario l’intervento di un tecnico specializzato.
E’ possibile in alcuni impianti aggiungere anche una centralina GSM che consente l’invio automatico di un segnale dall’arme al proprietario od alle forze dell’ordine nel caso in cui si verificasse un tentativo di manipolazione o forzatura dell’impianto.
In questa tipologia di sistemi la centralina può funzionare attraverso l’utilizzo di una SIM specifica o tramite l’utilizzo della linea telefonica fissa.
Antifurto wireless
Rispetto alla soluzione a filo gli impianti wireless hanno la possibilità di essere acquistati spesso in kit ed a prezzi comunque più contenuti. Inoltre sono molto duttili e questo consente a questa tipologia di impianto di adattarsi ad abitazioni anche molto diverse tra loro. Operano tramite collegamenti ed i vari elementi comunicano tra loro tramite onde radio. Per questo motivo è consigliabile acquistare dei modelli che abbiano dei sistemi anti-jamming. Il “jamming” è il disturbo della frequenza che può bloccare il funzionamento dell’impianto. I dispositivi migliori utilizzano varie tecnologie contro il fenomeno del jamming come ad esempio comunicazioni direzionali multi banda garantendo il funzionamento dell’impianto anche in caso di black out.
Anche in questo sistema è possibile abbinare una centralina GSM che però funziona solo con l’utilizzo di una SIM.
Antifurto misto cablato/wireless
Questo sistema rappresenta un compromesso tra le due soluzioni precedenti. Questa tipologia prevede l’utilizzo di una centralina a filo all’interno delle mura della casa, mentre i sensori wireless sono utilizzati per l’esterno. Come per la tipologia di impianti a filo, un’eventuale sostituzione o modifica dell’impianto non è semplice od economica.
Ovviamente per segnalare l’evento può essere utile anche la presenza della classica sirena rumorosa, anche se il nostro consiglio è di scegliere comunque sempre un modello di antifurto che dia la possibilità di una segnalazione tramite telefonata o tramite IP o che offra un collegamento con una Centrale Operativa. Esistono tipologie di impianti infatti che consentono anche l’invio immediato di un segnale alle Guardie Giurate e alle Forze dell’Ordine consentendone l’intervento.
Mentre il futuro probabilmente è per gli impianti con connessione IP. Questi consentono infatti di poter vedere in tempo reale tutta la situazione dell’impianto interagendo eventualmente con esso e simulando, con degli specifici comandi, la presenza in casa e prevenendo così spiacevoli eventi. Per questa tipologia consigliamo i sistemi che realizzano la connessione tramite Server Cloud che facilitano e garantiscono la connessione e, in qualche caso, realizzano anche un controllo/supervisione sulla centrale stessa con invio di segnalazioni all’utente
In definitiva: quanto costa un impianto?
In conclusione per quel che riguarda il prezzo di un impianto di allarme per le abitazioni, varia in base al modello scelto, alle sue caratteristiche, ai sensori installati e di conseguenza anche alle esigenze di sicurezza che desideriamo soddisfare.
Pertanto partiamo da un costo per quel che riguarda i kit completi a partire da circa 100 euro fino ad oltre 1.000 euro comprensivi di installazione per i modelli più completi e sofisticati.
Se hai necessità di avere consigli, di un preventivo o di installare un impianto di allarme contattaci, compilando il modulo di seguito con i tuoi dati e fornendoci le tutte le informazioni del caso e le indicazioni che riterrai più opportune.
Ti ricontatteremo nel più breve tempo possibile.