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Sicurezza e comfort con l’impianto videocitofonico evoluto

Sicurezza e comfort con l’impianto videocitofonico evoluto

Quante volte hai sentito suonare il tuo citofono ed alla domanda “Chi è?” non hai ottenuto alcuna risposta? Ed a quel punto chiunque verrebbe assalto dal dubbio se aprire o meno la porta. La soluzione migliore per questa situazione è un impianto videocitofonico!

Una valida soluzione – per sapere sempre chi si presenta alla porta – è data da un impianto videocitofonico che, oggi grazie all’innovazione tecnologica, permette un’identificazione chiara e puntuale grazie a un ampio monitor a colori all’interno delle abitazioni, e le postazioni esterne possono essere dotate di telecamere con obiettivo a grandangolo che ci permette di identificare perfettamente l’ospite senza incertezze.

Ebbene sì, i videocitofoni sono strumenti tecnologici dotati di videocamere, utili per garantire la sicurezza della propria casa e della propria famiglia.

Nell’era della domotica e della tecnologia all’interno della Smart Home, anche il videocitofono si è evoluto rispetto ai modelli tradizionali e le tipologie più moderne garantiscono un elevato grado di comfort e sicurezza.

I videocitofoni sono apparecchi che consentono di vedere, oltre che sentire, le persone che si trovano all’esterno attraverso la telecamera incorporata nel posto esterno. In altre parole con il videocitofono si può parlare e vedere in tempo reale con chi si sta fuori al portone.

Oggi i moderni impianti videocitofonici usufruiscono per l’installazione di due soli cavi, spesso riutilizzando quelli già presenti, senza dover affrontare costose dismissioni né installazioni di nuove canalizzazioni e tubazioni antiestetiche né invasive opere murarie.

Inoltre, l’impianto videocitofonico può essere dotato di telecamere aggiuntive che permettono di realizzare il videocontrollo domestico di zone diverse della propria abitazione / condomino realizzando di fatto un piccolo sistema di videosorveglianza per garantire la massima sicurezza, senza avere dispositivi aggiuntivi di registrazione di immagini e quindi conservazione dei dati, rispettando così il tema di privacy inquadrando aree esterna pubbliche.

Tra le tipologie di videocitofono troviamo quelli smart utilizzabili anche a distanza direttamente dal proprio smartphone e che possono integrare funzioni domotiche per la gestione della propria abitazione.

Videocitofono Smart: chi suona alla porta è a portata di click

Il vantaggio più tangibile che offre il videocitofono Smart è sicuramente di consentire di guardare chi suona alla porta direttamente dallo smartphone anche quando non si è in casa; ma anche di interagire con le persone.

Tramite una app dedicata si controlla il citofono e la sua funzione di apriporta da remoto attraverso la connessione internet. La videocamera del citofono fa le veci di un sistema di videosorveglianza perché il più delle volte è possibile controllare cosa succede all’esterno direttamente dal cellulare.

In questo modo lo smartphone serve a far entrare non solo agli ospiti, ma anche a sostituire le chiavi di casa visto che basta usare l’applicazione per aprire e chiudere la porta.

Vantaggi e comodità in primo piano

Il videocitofono è un apparecchio presente sul mercato già da tempo, in più oggi si veste della funzione Smart che gli consente di essere connesso alla rete domestica e quindi di diventare una finestra su abitazione da qualsiasi parte del mondo.

Il bello di questo tipo di dispositivi è che aggiungono funzioni in più a qualcosa che sembrava non avere più nulla da dare. Non un semplice apriporta, dunque, ma un dispositivo sincronizzato con le proprie abitudini e i ritmi e ne aumenta la sicurezza.

Vuoi approfondire alcuni aspetti oppure hai necessità di un preventivo gratuito per il tuo impianto? Contattaci!

Segui i nostri consigli su come illuminare la tua stanza con i LED

Segui i nostri consigli su come illuminare la tua stanza con la striscia LED

La casa può essere arredata con mobili ed elettrodomestici, ma anche la luce può arredare. La giusta illuminazione infatti può mettere in risalto i pregi degli ambienti e renderli più luminosi, cambiando l’atmosfera posizionando semplicemente una luce del colore giusto nel posto giusto. Con pochi e semplici trucchi si può rendere ogni ambiente più grande e arioso.

Una stanza con poca luce potrebbe rendere l’ambiente soffocante, specialmente se la stanza oltre ad esser buia è molto piccola. Per queste stanze l’ideale sarebbe installare delle lampade a parete, specialmente a LED. Questo perché una illuminazione a LED offre ottime prestazioni ma ad un consumo energetico ridotto, con un risparmio fino a quasi l’ottanta per cento. Quindi con una spesa ridotta si riesce ad illuminare una stanza priva di punti di illuminazione naturale in modo pratico e non troppo costoso. Un’ottima soluzione sarebbe quella di istallare strisce led su diversi piani così da ottenere degli effetti di luce ed ombra e che riescono a dare anche un tocco di design all’ambiente. Con la giusta illuminazione infatti possiamo persino regalare un effetto romantico, come se fossero candele o, al contrario, illuminare a giorno una zona della casa nella quale serva molta luce.

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E’ molto importante quindi scegliere la giusta tipologia di luce, sia come potenza, sia come tonalità.

Partiamo dalla tonalità. Molto importante è scegliere con attenzione se si desidera avere una luce dalla tonalità calda o una luce dalla tonalità fredda. La luce dai toni caldi è consigliata in modo particolare per le camere da letto mentre le luci fredde per tutti gli ambienti giorno.

Ma quanta luce serve per illuminare una stanza?

Partiamo dalla potenza. Mediamente per illuminare adeguatamente una stanza dobbiamo considerare che per ogni metro quadro servono 30 Watt. Quindi per poter illuminare un ambiente di circa 50 mq dovremo considerare che si necessita di una potenza di circa 1.500 Watt.

Ma se si vuole valutare la quantità di fonti luminose presenti la stanza non si devono solo contare i watt. Bisogna tener conto soprattutto dei lumen che ogni sorgente luminosa produce. Un buon faretto, ad esempio, produce attualmente dai 90 ai 100 lumen. Quindi per illuminare la nostra stanza di prima da 50 metri quadri avremmo bisogno di una potenza di circa 15.000 lumen.

Usare le strisce LED ci consente quindi di avere numerosi vantaggi. Innanzitutto si può donare al proprio appartamento un’atmosfera magica e di grande effetto, poi si può risparmiare energia elettrica. Non tutti sanno infatti che questo tipo di lampadine impiegano circa 3watt/ora contro i 25 di quelle tradizionali. L’offerta commerciale è davvero ampia, sono disponibili led con lampadine rosse, blu, gialle, oltre chiaramente al bianco, ma non basta scegliere il colore che più piace, è importante studiare bene l’ambiente dove si vuole sistemare questo tipo di illuminazione, in modo da rendere tutto ben armonioso.

Dove possiamo montare le strisce a LED? Per una installazione facilitata delle strisce ed un impatto estetico migliore, il consiglio è utilizzare i profili led. Su mobili, superfici angolari o a parete creano un effetto luminoso elegante, proteggendo anche la striscia da polvere e facilitando la dispersione di calore.

Strip Specchiera

Le strisce LED posizionate lungo i mobili del living sono ormai un grande classico, ma hai mai pensato a come sfruttare al massimo le potenzialità di questo tipo di illuminazione in modo originale e creativo?

Prova a posizionare una strip LED sotto la credenza o lungo le scale. In alcune delle nostre installazioni le abbiamo posizionate sui cordoli di due colonne o inserite all’interno di alcune nicchie, come potete vedere dalle immagini, ottenendo un effetto sofisticato e di sicuro impatto.

Sala 1 Sala 2

Ci sono però degli errori da evitare, come ad esempio posizionare le strisce led sotto tutti i mobili. Uno degli errori più comuni che ci sono capitati infatti è di vedere posizionate strisce LED dietro i mobili ovunque, con la scusa del risparmio energetico vantaggioso.

Se ben posizionate le strip LED regalano un effetto elegante e moderno, ma se iniziano a essere posizionate sotto TUTTI i mobili si perde l’effetto desiderato in men che non si dica.

Poca illuminazione in cucina – In cucina negli ultimi anni le strisce LED sono diventate un must. Si cade però nell’errore di dimenticare che la cucina è soprattutto un ambiente nel quale ci si dedica alle attività, quindi servono luci non solo belle esteticamente, ma anche funzionali.

Un esempio? E’ inutile avere il mobile della cucina ben illuminato verso il soffitto e poi non avere la giusta visibilità sul piano cottura!

Esagerare con le luci colorate – In commercio si trovano strisce LED multicolore, anche con telecomando, ma se si inizia ad abusare di questa funzionalità l’ambiente perderà di carattere.

Da evitare in cucina – potrebbe incidere sulla percezione del colore degli alimenti o per verificare la pulizia delle stoviglie – e in ambienti già molto colorati (per evitare confusione dal punto di vista cromatico).

Posizionare una sola luce per stanza – Ormai è chiaro quanto sia necessario e utile il posizionamento di diversi punti luce. In questo caso le strisce LED sono perfette, perché permettono di inserire in una stanza le luci necessarie, con un costo energetico veramente ridotto.

Contattaci per avere un preventivo gratuito per illuminare la tua casa o visualizza tutte le soluzioni in offerta sul nostro sito!

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AVE Young: la tecnologia “touch” alla portata di tutti

AVE Young: la tecnologia “touch” alla portata di tutti

Seguendo una tendenza inarrestabile che ha portato a modificare la modalità con cui si impartiscono i comandi alle moderne apparecchiature, AVE mette oggi la tecnologia “touch” alla portata di tutti, con l’introduzione delle nuove placche AVE Young all’interno del proprio Sistema 44.

Innovative, ultrapiatte e dai costi contenuti, integrano tecnologia e design e sono il risultato di anni di esperienza e di ricerca nel settore.

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Permettono di controllare l’illuminazione e i dispositivi connessi all’impianto semplicemente toccando o sfiorando la superficie, una soluzione innovativa e anche economicamente conveniente per modernizzare le case, che progettisti, architetti ed installatori possono proporre con fiducia ai propri clienti, offrendo la miglior tecnologia al minor prezzo.

Il design ultrapiatto della gamma di placche Young conferisce una ventata di giovinezza alla linea e rende i punti luce veri e propri complementi d’arredo, soluzioni estetiche di pregio che s’integrano perfettamente alle pareti, all’arredo e agli ambienti, grazie anche ai 15 colori disponibili..

Realizzate in tecnopolimero di elevata qualità, cinque di queste varianti sfruttano un innovativo trattamento, denominato “3D Color”, una novità assoluta nel settore che permette di ottenere colori con esclusivi effetti tridimensionali. Mantenendo invariato il design ultrapiatto, le placche assumono così maggior visibilità e donano agli ambienti una nota estetica unica e personalizzata.

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La percezione di tridimensionalità è una caratteristica che contraddistingue anche le restanti 10 varianti cromatiche, risultato ottenuto, in questo caso, attraverso moderne tecniche di bistampaggio, dove il corpo colorato della placca si fonde con una superficie esterna trasparente che definisce un nuovo senso di profondità.

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La nuova gamma AVE Young, che può essere integrata nei sistemi di domotica Domina, è disponibile oltre che con la tecnologia Touch, anche nella versione tradizionale che prevede l’inserimento dei frutti all’interno delle cornici di finitura.

Entrambe le versioni dispongono di una serie di placche completa, composta di elementi da 3, 4 e 7 moduli per le Serie Civili del Sistema 44. Questa varietà consente di realizzare impianti misti, dove le placche Young Touch possono essere inserite nei punti di maggiore visibilità, mentre prese, lampade di emergenza e gli altri dispositivi possono essere completati con placche di finitura tradizionali, dando vita ad una soluzione versatile.

Sei in cerca di placche per la tua casa? Guarda tutti i modelli disponibili e in offerta presenti sul nostro sito o vieni in negozio a vedere la gamma completa!

ABB Enrgia e Fonti Rinnovabili

Come migliorare l’integrazione della generazione distribuita da fonti rinnovabili?

Per affrontare la crescente domanda di energia e massimizzare, allo stesso tempo, l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili utilizzati dai generatori tradizionali, ABB ha recentemente presentato una soluzione “plug and play” modulare per microreti che permette l’integrazione delle apparecchiature di generazione distribuita sia nei Paesi sviluppati, sia in quelli emergenti.

Le innovative tecnologie che stanno alla base di questo prodotto, a partire dall’ABB PowerStore Battery, con il sistema di controllo dedicato Microgrid Plus e il servizio Cloud di monitoraggio remoto, non solo consentono di fornire accesso all’elettricità nelle aree più remote, ma anche di avere una fornitura di energia sicura e continua durante le interruzioni pianificate di energia o i black out improvvisi della rete principale.

Per un’installazione più rapida, semplice e sicura, tutti i componenti necessari al funzionamento della microrete (il convertitore ABB, il sistema Microgrid Plus e quello di accumulo di energia) sono stati inseriti in un container, mentre il cliente può decidere come configurare la microrete per integrare la tipologia di fonte (energia solare, eolica o da generatore diesel) in funzione dell’applicazione e delle condizioni locali.

Sono disponibili quattro varianti della microrete modulare, che spaziano da 50 kW fino a 4.600 kW per soddisfare le diverse necessità dei clienti.

Le funzionalità integrate prevedono, inoltre, il funzionamento sia connesso alla rete, sia in isola, con transizione senza soluzione di continuità da una modalità di funzionamento all’altra. Alloggiata in un container, il sistema è stato progettato per agevolarne il trasporto e accelerarne l’installazione e il commissioning una volta in loco, mentre il servizio di monitoraggio remoto basato su Cloud semplifica gli interventi di manutenzione.

ABB ha sempre giocato un ruolo da pioniere nella tecnologia delle microreti, come spiega Claudio Facchin, Presidente della divisione Power Grids di ABB: «Questa soluzione esemplifica l’impegno di ABB nell’innovazione e nella riduzione dell’impatto ambientale, aumentando l’integrazione delle fonti rinnovabili e riducendo al contempo la dipendenza da combustibili fossili, elementi chiave della strategia Next Level di ABB. La nostra microrete modulare standardizzata consentirà l’accesso a una fornitura di energia affidabile per applicazioni rurali e urbane grazie alla soluzione plug and play».

 

Antincendio

Antincendio, entro il 1° luglio 2017 cavi elettrici con certificazione Ue

Aice ha pubblicato una brochure aggiornata con tutte le informazioni.

“Informare tutti coloro che quotidianamente trattano cavi elettrici per energia e trasmissione dati che ricadono nell’ambito del Regolamento Prodotti da Costruzione, meglio noto come Regolamento CPR (UE 305/2011).”

È questo lo scopo della brochure “I Cavi e il Regolamento Prodotti da Costruzione CPR UE 305/11. Raccomandazioni dell’Industria Italiana di Cavi e Conduttori Elettrici”, aggiornata a settembre 2016, pubblicata da Aice (Associazione italiana industrie cavi e conduttori elettrici).

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La pubblicazione – IN ALLEGATO – presenta gli obblighi di legge da rispettare, le classi di reazione al fuoco, i sistemi di valutazione e verifica della costanza delle prestazioni (AVCP), le prestazioni minime da garantire, i tipi di ambienti e le tempistiche di applicazione del Regolamento Prodotti da Costruzione.

NORMA CEI UNEL 35016. Nella brochure si ricorda che il Comitato Elettrotecnico Italiano ha emesso, in data 1° settembre 2016, la Norma CEI UNEL 35016 che fissa, sulla base delle prescrizioni normative installative CENELEC e CEI, le quattro classi di reazione al fuoco per i cavi elettrici in relazione al Regolamento UE 305/2011, che consentono di rispettare le prescrizioni installative nell’attuale versione della Norma CEI 64-8.

La suddetta Norma CEI UNEL si applica a tutti i cavi elettrici per installazioni permanenti negli edifici e nelle altre opere di ingegneria civile (esempi: abitazioni, edifici industriali e commerciali, uffici, ospedali, scuole, metropolitane, ecc.) ed ha lo scopo di supportare progettisti ed utilizzatori nella scelta del cavo adatto per ogni tipo di installazione.

ENTRATA IN VIGORE. Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) è in vigore per tutti gli Stati dell’UE dal 1° Luglio 2013 per tutte le famiglie di prodotti tranne che per i cavi.

L’applicabilità ai cavi elettrici è divenuta operativa con la pubblicazione della Norma EN 50575 nell’elenco delle Norme armonizzate ai sensi del Regolamento stesso (Comunicazione della Commissione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, 2016/C 209/03), che ha stabilito le seguenti tempistiche:

dal 10 Giugno 2016, gli Organismi di certificazione possono essere notificati (diventando Organismi Notificati) e successivamente possono rilasciare i certificati di Costanza delle Prestazioni o effettuare i test di laboratorio per consentire l’apposizione della marcatura CE e l’emissione della Dichiarazione di Prestazione (DoP);

fino al 1° Luglio 2017 sussisterà un periodo di coesistenza, durante il quale produttori e importatori potranno immettere sul mercato indifferentemente cavi che rispettano o meno il Regolamento CPR. Dopo questo periodo (1 anno) la marcatura CE e la Dichiarazione di Performance saranno obbligatorie per tutti i cavi per costruzione immessi sul mercato, anche nel caso non esistano ancora le prescrizioni in merito al loro utilizzo da parte delle autorità italiane.

Dopo il 1° Luglio 2017 i cavi non marcati CE potranno comunque essere utilizzati:

– in applicazioni differenti da edifici ed opere di ingegneria civile;

– al di fuori dell’Unione Europea (export).

 

 

Impianti TV

Guida per l’applicazione delle norme sugli impianti di ricezione televisiva

In inchiesta pubblica la nuova edizione della Guida CEI 100-7: “Guida per l’applicazione delle Norme sugli impianti di ricezione televisiva“.

La Guida tratta degli impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e servizi interattivi. Tali impianti rientrando nella definizione di impianti di comunicazione elettronica, pertanto sono soggetti alle disposizioni del Codice delle comunicazioni elettroniche (D.Lgs. 259/03).

Nella Guida vengono anche esaminati gli sviluppi recenti degli impianti di distribuzione via cavo dei segnali televisivi, sonori e dei servizi interattivi, al fine di guidare il progettista e l’installatore alle esigenze che si presenteranno ed offrire all’utente i nuovi servizi disponibili evitando le condizioni discriminatorie, sia tra utenti dello stesso impianto, sia tra i segnali primari presenti nella zona di ricezione, sia tra i diversi mezzi trasmissivi. Il documento rimarrà a disposizione degli interessati fino al 31 ottobre.

Scarica il documento in formato .pdf.

 

Impianti Elettrici e Idrotermosanitari

Impianti elettrici e idrotermosanitari: inversione di tendenza

La buona notizia per chi opera nel settore dell’edilizia e degli impianti elettrici e idrotermosanitari è arrivata: con il 2016 il settore delle costruzioni sta uscendo lentamente dalla fase recessiva.

Già nella seconda parte del 2015 sono stati registrati i primi segni di una lenta fuoriuscita dalla crisi, iniziata nel 2007 con una previsione di ritorno alla crescita degli investimenti in costruzioni: inizia la nuova stagione del settimo ciclo edilizio, in cui gli impianti saranno uno dei protagonisti dell’evoluzione del settore.

Le nuove costruzioni sono sinonimo di integrazione fatto di nuovi prodotti, di sistemi e componenti, di nanotecnologie e biotecnologie, di sensori, termostati, di Internet of Things, di robotica, di digitalizzazione, building automation. Uno scenario che vede un rapido sviluppo della domanda internazionale di impiantistica.

Nel 2015 il mercato europeo degli impianti è arrivato a valere 369 miliardi di euro, il 27% di tutto il valore della produzione nelle costruzioni (nel 2009 era il 24%). In questo dato sono incluse: installazioni elettriche, impianti per la climatizzazione, idraulici e altri impianti per l’edilizia, per le telecomunicazioni, per la produzione e distribuzione di energia elettrica e idrica, domotica e automazione.

La domanda di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili insieme allo sviluppo del settore della riqualificazione edilizia in ambito di efficientamento energetico hanno reso possibile la conquista di quote di mercato da parte dell’impiantistica negli ultimi anni.

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Impianti in Europa: Italia al terzo posto

Nel 2015 in Italia la quota di mercato degli impianti elettrici e idrotermosanitari sugli investimenti in costruzioni segna il 34%; il valore della produzione è stimato in 46 miliardi di euro.

Le quote più alte in Italia, Francia e in Germania, dove oltre il 30% del settore delle costruzioni è oggi fatto di impiantistica. Il mercato tedesco è il primo mercato europeo, con un valore della produzione nel 2015 stimato in circa 100 miliardi di euro. A seguire la Francia dove l’impiantistica vale circa 50 miliardi di euro, l’Italia con 46 e il Regno Unito con circa 44.

Secondo le nuove stime Cresme, l’installazione degli impianti in Italia nel 2015 vale quindi quasi 46 miliardi di euro: 19 miliardi di euro il fatturato dell’installazione idrotermosanitaria; oltre 22 miliardi per gli impianti elettrici e 4,6 miliardi il fatturato degli altri impianti.

 

TAB Videocitofono

TAB il videocitofono con display da 4,3”

Moderno, semplice, ultrasottile, display 4,3”: queste alcune caratteristiche del videocitofono TAB di Elvox, un concentrato di eleganza e tecnologia tutta italiana.

Caratterizzato da un spessore di soli 2,6 cm, il videocitofono TAB mostra linee essenziali ed eleganti che mettono in risalto il profilo flat, anche grazie all’apposita staffa che si fissa con facilità alla parete. TAB offre un design rigoroso ma non squadrato, minimale ma non austero.

È disponibile in due varianti di colore, bianco e nero per adattarsi a tutte le esigenze estetiche.

E’ dotato di un display a colori da 4,3” e di una tastiera con tecnologia capacitiva che permette di attivare i vari comandi solamente sfiorando i tasti soft action.

TAB è il primo videocitofono con tasti e comandi a filo superficie, senza spessori.

L’apparecchio ha 8 funzioni di cui 4 base e 4 programmabili per chiamate intercomunicanti o servizi ausiliari.

Alle quattro funzioni standard – autoaccensione, apertura serratura, esclusione suoneria e accensione luce scale – si possono personalizzare e gestire le altre quattro: chiamate intercomunicanti, attivazione automazioni, apertura di altri varchi, controllo accessi oppure accensione di altre luci.

Tutto questo per garantire il massimo comfort e la massima libertà di scelta, ma anche facilità e semplicità nel gestire gli accessi della casa.

Il videocitofono – grazie ad un particolare dispositivo – dialoga con gli apparecchi acustici.

I dispositivi della serie TAB sono in grado di soddisfare ogni necessità di utilizzo e installazione, infatti sono a disposizione diversi modelli: con display da 3,5 pollici – sia con cornetta sia vivavoce Tab Free – e in quella solamente citofonica TAB jr.

Tutta la nuova serie di videocitofoni è stata sviluppata su tecnologia Due Fili Plus che permette di realizzare impianti fino ad un massimo di 484 posti esterni, 6.400 postazioni interne e 128 centralini di portineria e di coprire una distanza che arriva fino a 1200 metri.

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LED al Museo Lettone

Il LED protagonista al museo lettone

È firmata Linea Light la soluzione a illuminazione LED realizzata per il Museo Nazionale delle Belle Arti di Riga che dopo una ristrutturazione edilizia ha riaperto con spazi espositivi rinnovati.

Il museo lettone oltre a dedicare ampio spazio allo sviluppo della cultura nazionale baltica, e a possedere una tra le più ricche collezioni dell’arte russa, ospita opere di artisti sia nazionali che internazionali.

Le soluzioni illuminotecniche utilizzate hanno permesso di risaltare l’alto valore artistico esposte oltre alla maestosa facciata, disegnata in stile classico e barocco dall’architetto tedesco Wilhelm Neumann.

La facciata principale è stata valorizzata dalla regolarità delle linee luminose della barra Xenia di Linea Light con un’illuminazione che si estende dall’alto e verso il basso e ricopre la struttura con luce chiara, morbida e pulita.

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Per quanto riguarda, invece, l’illuminazione delle opere d’arte e gli spazi espositivi sono stati utilizzati 1300 proiettori LED. Circa il 90% di questi sono stati realizzati con tecnologia DALI (Digital Addressable Lighting Interface), un protocollo che consente una gestione personalizzata della luce.

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Questo sistema permette di definire la quantità di luce di emissione, a seconda del soggetto che si vuole illuminare. Tra i proiettori della collezione I-Lèd sono state scelte le linee di prodotto Sunrise e Vektor.

Disposta su lunghi binari, l’alta resa cromatica della sorgente LED di Sunrise evidenzia alcuni aspetti dell’opera d’arte e delle architetture degli interni, creando un gioco di volumi e dimensioni.

Il proiettore Vektor- installato sullo stesso binario – dà la possibilità di sagomare i contorni dei dipinti in modo preciso.

La tecnologia LED, oltre a non rovinare i pigmenti del quadro, concentra il focus visivo limitatamente sulla tela, creando un effetto di contrasto con la parete di supporto, escludendo totalmente le ombre.

Le soluzioni illuminotecniche sono state studiate appositamente per illuminare le diverse tipologie di opere, i dipinti di varie dimensioni, le sculture e piccoli oggetti conservati in teche di vetro e nicchie.

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