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Guida all’acquisto sicuro delle luci natalizie
Le luci di Natale sono belle ma possono essere pericolose. Scopri le linee guida da seguire per selezionare le più sicure.
Più si avvicinano le feste maggiore è la fretta di procurarsi fili di luci per l’albero, tende luminose per il terrazzo e stelline da mettere in bella mostra in soggiorno.
Spesso sono il gusto o la necessità a guidarci nell’acquisto delle luci natalizie e dimentichiamo che si tratta di dispositivi elettronici che vanno scelti e utilizzati con prudenza. Ecco che diventa fondamentale sapere chi li ha prodotti e come.
Per questo abbiamo preparato una piccola guida per spiegare l’iter che seguono le decorazioni luminose e guidarvi nell’acquisto delle luci di Natale.
- Quali sono le normative di riferimento per i prodotti di decorazione luminosa?
Le norme di riferimento sono innanzitutto stabilite a livello europeo e fissano i requisiti minimi di sicurezza che le decorazioni luminose devono rispettare per poter essere commercializzate all’interno dell’Unione Europea.
Apponendo il marchio CE sul prodotto il fabbricante o importatore dichiara che esso è conforme ai requisiti di sicurezza. Pertanto il primo elemento da verificare è che sia sempre presente il marchio CE sul prodotto e sulla sua confezione. Una decorazione luminosa che non riporti il marchio CE o che lo riporta in modo erroneo è da considerarsi non conforme ai requisiti essenziali di sicurezza.
- Spesso si consiglia di acquistare solo prodotti che riportano i marchi IMQ, GS. Che cosa significano esattamente? Garantiscono forse una maggiore sicurezza?
Il limite della marcatura CE, per le decorazioni luminose, è che essa si riduce in sostanza ad apporre un marchio sul prodotto e a rilasciare una dichiarazione in cui il fabbricante o importatore attesta come il prodotto sia conforme ai requisiti di sicurezza stabiliti a livello europeo. Non è quindi necessario effettuare prove o verifiche periodiche sui prodotti per poter commercializzare i prodotti sul territorio europeo.
Per ovviare a questo limite e per assicurare la qualità dei propri prodotti, alcune ditte, in aggiunta all’obbligatoria dichiarazione CE e apposizione del marchio CE sul prodotto, scelgono di sottoporre in maniera volontaria campioni dei propri prodotti a prove di laboratorio eseguite da istituti indipendenti accreditati, come ad esempio TÜV. Questo consente di avere maggiore garanzia circa la sicurezza dei propri prodotti.
Oltre a questo, è possibile ottenere un marchio di qualità volontario quale GS o IMQ che prevede, oltre alle prove di cui sopra, anche verifiche periodiche presso gli stabilimenti produttivi al fine di verificare la corrispondenza della produzione con il campione approvato. Questi marchi sono tuttavia del tutto volontari e non sono necessari per la commercializzazione del prodotto. Per questo, come detto sopra, è sufficiente la sola dichiarazione CE e l’apposizione del marchio CE sul prodotto.
- Quali sono i controlli che vengono fatti dalle aziende fornitrici di Elettro Star per certificare un prodotto?
Sono numerose e varie le prove che vengono effettuate per verificare la sicurezza di un prodotto.
Esse mirano a:
- verificare la resistenza meccanica, testata ad esempio ricorrendo a prove di trazione dei cavi.
- verificare la resistenza agli urti: si fanno cadere delle sfere in acciaio sul controller / dispositivo che regola i giochi di luce e sui led.
- verificare la sicurezza dal punto di vista elettrico: si usa il prodotto in sovratensione per assicurarsi che non prenda fuoco.
- verificare l’infiammabilità dei materiali: si mette il prodotto in un forno o si genera una fiamma di proposito ad alcune parti in plastica per accertarsi che i materiali non propaghino le eventuali fiamme.
- Perché è importante avere un prodotto certificato, cosa si rischia in caso contrario?
Un prodotto certificato è un prodotto che è stato approvato da un ente terzo. In assenza di un certificato si può solo fare affidamento sulle capacità di controllo della produzione del fabbricante o importatore. I rischi che si corrono possono essere di grave entità e nascono dal fatto che le decorazioni luminose sono pur sempre dispositivi elettrici con tensioni al loro interno anche di 230V.
- I controlli in Italia sono sufficienti per dare sicurezza al consumatore finale?
In italia vengono effettuati controlli da parte delle autorità competenti. Lo testimonia il fatto che ogni stagione natalizia vengono scoperte grandi quantità di prodotti non conformi alle normative.
Tuttavia i controlli sono sempre troppo pochi rispetto al volume dei prodotti presenti sul mercato perché si riesca ad assicurare la vendita dei soli prodotti a norma. È quindi importante che il consumatore sia informato per potersi difendere da prodotti non sicuri.
- Come riesce il consumatore a capire se sta acquistando un prodotto sicuro?
Fortunatamente ci sono dei dettagli non trascurabili e facilmente verificabili che possono sollevare dei dubbi in merito alla qualità dei prodotti. Ne elenchiamo alcuni:
- il marchio CE sulla confezione dev’essere scritto correttamente. Sembra banale, ma la normativa europea stabilisce in maniera chiara ed univoca come debba venire rappresentato il marchio CE. Se un fabbricante o importatore non è nemmeno in grado di riportare il marchio correttamente, a maggior ragione il consumatore può dubitare della sicurezza del prodotto.
- la confezione e l’etichetta del prodotto devono riportare i dati dell’importatore (nome, provenienza, sede legale, dati di contatto).
- la confezione del prodotto deve riportare il Paese di fabbricazione (es. Made in China).
- tutte le informazioni visibili sulla confezione e sul materiale che accompagna il prodotto devono essere anche in lingua Italiana.
- è utile verificare che il controller sia resistente, ad esempio premendolo con forza. Se la plastica dà segni di cedimento è pericoloso, potrebbe surriscaldarsi. Si può esercitare una leggera trazione dei cavi che fuoriescono dal controller per assicurarsi che non escano dal dispositivo.
- I poli della spina devono essere perfettamente paralleli e restare in posizione se si esercita una leggera forza. Gli articoli commercializzati per un uso esterno e alimentati da rete o trasformatore devono necessariamente avere la spina di tipo Schuko; quella italiana non va bene perché non garantisce il grado di protezione necessario per l’uso esterno.
- la dicitura “uso esterno” dev’essere accompagnata dal grado di protezione minimo IP44.
- Acquistare online dà garanzia di sicurezza?
Il negozio sotto casa non è più sicuro dell’e-commerce che si trova su internet. La sicurezza è garantita dalla serietà del venditore.
Se si preferisce acquistare in negozio è preferibile recarsi in negozi e da rivenditori specializzati, come quelli che si occupano di fai-da-te e bricolage.
Si può acquistare tranquillamente anche online, prestando attenzione ai dati che vengono forniti sul prodotto e a quelli relativi al venditore. Bisogna assicurarsi inoltre che i prodotti desiderati siano coperti da una garanzia di almeno 2 anni, come prescritto dalla normativa europea.
Se non si è pratici con gli acquisti online è consigliabile contattare il servizio clienti, disponibile per chiarimenti e domande.
- Quali sono i nostri suggerimenti ai consumatori per un acquisto consapevole e sicuro?
Il primo consiglio è innanzitutto di considerare, prima di qualsiasi acquisto, le proprie esigenze decorative.
Le catene luminose non sono tutte uguali: bisogna distinguere tra linee economiche e professionali. Gli usi a cui sono destinate sono infatti diversi.
L’installazione deve avvenire con prudenza. Se si utilizzano le decorazioni all’esterno bisogna proteggere le spine ed i trasformatori, parti sensibili che soffrono in particolar modo gli sbalzi di temperatura.
Se si applicano prodotti di decorazione elettronici in locali e luoghi pubblici, bisogna fare riferimento alle norme stabilite in merito dal proprio Comune.
Quando si installano le catene bisogna inoltre prestare attenzione a non tendere troppo i fili. Le istruzioni contenute all’interno sono in questo senso esaustive. Si può ad esempio appendere un filo di luci ad un cordino di nylon così da non sovraccaricare la decorazione.
Si consideri inoltre che maggiore è la tensione del prodotto, maggiore è la sua pericolosità potenziale. Per questo motivo noi stiamo investendo sempre di più su articoli a bassissima tensione (<50V), muniti di trasformatore o a batteria.
In conclusione, i modi per capire se il prodotto che hai tra le mani é di qualità sono numerosi e alla portata di tutti.
Sii dunque prudente e avrai una casa sicura ed illuminata a festa 🙂
Guarda tra tutte le decorazioni luminose presenti nel nostro sito se c’è quella che fa al caso tuo!
Modificare una foto con Google Foto
In questa breve guida vi spiegheremo come è possibile modificare una foto su smartphone Android grazie all’utilizzo di Google Foto.
Google ha infatti creato un’app che vi permette di conservare tutti i tuoi ricordi: Google Foto. E’ possibile aprire l’app dalla Home oppure da Tutte le applicazioni toccando Foto. Tramite l’app è possibile aggiungere poi filtri, ritagliare l’immagine e molto altro ancora.
E’ sufficiente toccare l’elemento che si vuole modificare e successivamente l’icona a forma di matita. A questo punto nella parte inferiore dello schermo compariranno tre icone, da sinistra a destra: Regolazione, Foto, Ritaglio.
Toccate l’icona Regolazione in basso a sinistra per visualizzare un set di cinque opzioni.
- Toccare per regolare automaticamente colore ed esposizione.
- Toccare per modificare manualmente la luce. Trascinate il cursore sulla barra orizzontale, quindi toccare il segno di spunta per applicare i cambiamenti o la X per tornare indietro.
- Toccare per modificare manualmente il colore. Trascinate il cursore sulla barra orizzontale, poi toccate il segno di spunta per applicare i cambiamenti o la X per tornare indietro.
- Toccare per modificare manualmente la nitidezza. Trascinate il cursore sulla barra orizzontale, poi toccare il segno di spunta per applicare i cambiamenti o la X per tornare indietro.
- Toccare per aggiungere un’ombreggiatura sulla foto. Trascinate il cursore sulla barra orizzontale per regolare l’effetto vignetta, quindi toccare il segno di spunta per applicare i cambiamenti o la X per tornare indietro.
Una volta che avrete terminato le modifiche toccate l’icona Salva in alto a destra per confermare i cambiamenti oppure la X in alto a sinistra per ignorare le modifiche.
Quando viene modificata un’immagine l’app non sovrascrive la foto, ma ne crea una seconda versione. In questo modo la versione originale e la copia modificata si troveranno entrambe nella vostra libreria e non si rischierà così di perdere alcun file.
Per aggiungere e regolare un filtro ora bisogna toccare l’icona Foto, quella al centro delle tre.
Toccate quindi la terza ed ultima icona, Ritaglio, quella in basso a destra, per ritagliare o ruotare la foto.
- Allontanate due dita per zoomare in avanti, avvicinatele come per pizzicare per zoomare all’indietro.
- Trascinate i cursori agli angoli dell’immagine per ritagliare la foto.
- Toccate per ritagliare e raddrizzare automaticamente la foto.
- Trascinate il cursore per raddrizzare manualmente la foto.
- Toccare per ruotare la foto di 90° in senso antiorario.
Mentre stare modificando una foto potete toccare e tenere premuto sull’immagine per confrontare la versione modificata con l’originale.
Trova il tuo smartphone Android con Gestione Dispositivi
Hai perso il tuo smartphone o tablet Android? Non disperare, grazie a Gestione Dispositivi puoi individuarlo sulla mappa (con una discreta precisione) oltre a farlo squillare e bloccare. Non solo, se hai perso anche le speranze di ritrovarlo puoi sempre fare un reset e cancellare tutti i tuoi dati.
Per prima cosa dovrai configurare correttamente il servizio. Per farlo apri l’app Impostazioni Google (o se hai Android 6 Marshmallow vai in Impostazioni > Google), tocca Sicurezza e assicurati che siano attive le opzioni Localizza questo dispositivo da remoto e Consenti blocco e cancellazioni da remoto. Dovrai anche verificare che la geolocalizzazione sia attiva e funzionante: vai in Impostazioni > Geolocalizzazione e assicurati che l’interruttore Posizione sia attivo (verde).
Dal desktop ora vai all’indirizzo:
https://www.android.com/devicemanager
Accedi con l’account Google e controlla che il tuo dispositivo venga visualizzato correttamente.
Si può tranquillamente utilizzare Gestione Dispositivi solo dal desktop senza installare alcuna app. Tuttavia, se hai più di un dispositivo, può essere utile installare la versione mobile su uno di essi per avere sempre tutto sotto controllo. L’applicazione si può scaricare da questo indirizzo:
Pubblicata la nuova edizione della Guida CEI 64-50
E’ stata pubblicata nei giorni scorsi la nuova edizione della Guida CEI 64-50 “Edilizia ad uso residenziale e terziario: Guida per l’integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti di comunicazioni e impianti elettronici negli edifici – Criteri generali“, che sostituisce completamente la precedente edizione del 2007.
La Guida (importante riferimento, non solo per il professionista elettrico, ma anche per gli altri soggetti coinvolti nella progettazione dell’edificio)fornisce informazioni di carattere generale per la realizzazione degli impianti elettrici utilizzatori, per la predisposizione edile ed impiantistica degli impianti di comunicazione elettronica, elettronici (telefoni, trasmissione dati, TV, citofoni, bus), negli edifici destinati ad uso residenziale e terziario, con particolare riferimento alla loro integrazione nella struttura edile ed alla loro coesistenza con gli altri impianti tecnologici.
Ai fini della presente Guida per edifici ad uso residenziale si intendono quelli destinati ad abitazione civile e che contengano anche locali destinati ad altri usi (uffici, studi professionali, negozi, ecc.). Per edifici per uso terziario si intendono quelli destinati ad una specifica funzione o attività ad esempio uffici, attività commerciali, scuole, alberghi, depositi, impianti sportivi ed in genere a finalità di pubblica utilità.
Il documento è già disponibile su CEI webstore.
Online Guida aggiornata agevolazioni fiscali per ristrutturazioni
Detrazione del 50% prorogata fino al 31 dicembre 2016 fino ad un massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare per ristrutturazione edilizia
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la guida aggiornata “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” che contiene tutte le indicazioni relativamente alla proroga della maggiore detrazione Irpef, agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, agevolazione per i condomìni minimi, detrazione (Irpef e Ires) per gli interventi su edifici in zone sismiche e infine la detrazione Irpef per l’acquisto di immobili ristrutturati.
Come noto con la Legge di Stabilità, la detrazione del 50% è stata prorogata fino al 31 dicembre 2016 fino ad un massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare per gli interventi di ristrutturazione edilizia.
Se non ci saranno proroghe, il 1 gennaio 2017 tornerà al 36% la detrazione come indicato nel decreto legge n. 201/2011 che ha reso stabile e permanente questa misura.
Tra le altre proroghe presenti nella Legge di Stabilità troviamo la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati sempre all’arredo dell’immobile nel quale viene eseguita la ristrutturazione. L’importo massimo per cui si può chiedere la detrazione è di 10.000 euro e viene suddivisa in 10 quote annuali.
Come per gli anni precedenti, occorre sottolineare che la detrazione per gli interventi di riqualificazione edilizia non è cumulabile con l’ecobonus 65% per il risparmio energetico. Questo significa che per gli interventi che possono godere di entrambe le agevolazioni, il contribuente deve scegliere di quale usufruire e produrre tutta la documentazione richiesta per l’ottenimento.
Nella legge di stabilità è, inoltre, prevista la detrazione Irpef per l’acquisto di edifici a uso residenziale ristrutturati. Questa detrazione si applica per interventi di ristrutturazione riguardanti interi fabbricati, realizzati da imprese di costruzione o cooperative edilizie, ma entro 18 mesi dalla data del termine dei lavori, devono essere venduti o assegnati.
Nella Guida è, inoltre, presente un paragrafo riguardante i condomìni minimi, cioè quelli che, non avendone l’obbligo, non hanno nominato un amministratore e non possiedono un codice fiscale, ma che possono usufruire della detrazione per i lavori di ristrutturazione delle parti comuni.
Tutta la documentazione da presentare e le modalità di pagamento restano invariate, nella guida qui allegata tutte le indicazioni.
Leggi la Guida agevolazioni fiscali