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Manutenzione periodica degli impianti elettrici: cos’è?

Manutenzione periodica degli impianti elettrici: cos’è?

La manutenzione periodica degli impianti elettrici assicura nel tempo le perfette condizioni di funzionamento e sicurezza del tuo impianto! Scopri cos’è con noi!

Spesso si sottovaluta la manutenzione periodica degli impianti elettrici, ma è l’unico modo per assicurare nel tempo le perfette condizioni di funzionamento e sicurezza del tuo impianto! Scopriamola assieme!

La manutenzione periodica di un impianto è tutto quell’insieme di attività che vengono eseguite regolarmente e che consentono un perfetto funzionamento ed allo stesso tempo garantiscono la sicurezza degli impianti elettrici, sia per quel che riguarda l’ambito civile che nelle strutture aziendali.

Nel nostro lavoro in passato è capitato spesso di dover intervenire per risolvere guasti su alcune parti di un impianto, interventi che si sarebbero in alcuni casi potuti evitare pianificando una verifica ed una manutenzione periodica degli impianti. E grazie a questi interventi pianificati che controllano tutto l’impianto negli ultimi anni siamo riusciti a ridurre i guasti, che soprattutto nel caso di impianti industriali vuol dire evitare eventuali blocchi della produzione.

Fondamentalmente quindi lo scopo di una manutenzione programmata di un impianto elettrico è cercare di ridurre le probabilità di rotture e guasti dell’impianto, che con l’avanzare degli anni può ovviamente essere soggetto a deterioramento, ad esempio dovuto ad infiltrazioni di umidità o all’intervento di piccoli roditori, ad usura dei materiali, a sporcizia o polvere. Quindi applicare una strategia di interventi preventivi e programmati nel tempo consente di allungare la vita dell’impianto ed allo stesso tempo ottimizzare i consumi.

Manutenzione dell’impianto elettrico sul luogo di lavoro

Quando viene realizzato un impianto elettrico è necessario che vengano tenuti in considerazione anche le norme e gli obblighi, sia di sicurezza che di salute, che subentrano una volta che è stato realizzato l’impianto e che valgono sia per i datori di lavoro, che per gli amministratori ed i proprietari di immobili.

In particolare il mantenimento e la cura dell’impianto elettrico sul luogo di lavoro è un obbligo stabilito sia nel codice civile che da disposizioni legislative.

Per quanto riguarda il codice civile è disciplinato dal seguente articolo:

  • Art. 2087 – Tutela delle condizioni di lavoro

L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

Sono diverse invece le disposizioni legislative:

  • DPR 547/55
  • D.Lgs. 626/94
  • DPR 22 ottobre 2001 n. 462

Oggi è in vigore il DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81, il Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che introduce la verbalizzazione dell’esito dei controlli manutentivi.

  • Art. 64 comma 1 lettera c

I luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori

  • Art. 64 comma 1 lettera e

Gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento

Non rispettare le normative, così come la mancata manutenzione dell’impianto, comporta diverse sanzioni sia pecuniarie che penali a carico del responsabile dell’impianto o del proprietario.

Manutenzione dell’impianto elettrico negli edifici privati

Così come per le aziende anche per quanto riguarda l’impianto elettrico negli edifici privati i proprietari sono tenuti ad effettuare regolari manutenzioni del’impianto, così come regolato dal Decreto del 22 Gennaio 2009, n. 37.

  • Art. 8 comma 2

Il proprietario dell’impianto adotta le misure necessarie per conservare le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dell’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate.

Ci teniamo anche a ricordare che la regolare manutenzione degli impianti è tra le clausole di garanzia che molte compagnie assicuratrici pongono in caso di sinistro.

Registro manutenzione impianti elettrici

Uno dei documenti più importanti, su cui sono annotati tutti gli interventi di manutenzione eseguirti sull’impianto nel corso del tempo, è il registro di manutenzione degli impianti elettrici.

Questo documento viene consegnato anche al Committente ed accompagna l’impianto dalla sua messa in funzione ed è fondamentale perché consente di poter avere sempre sotto mano lo storico di tutti gli interventi svolti.

Il Registro periodico delle manutenzioni degli impianti oltre ad essere un vantaggio sia per i tecnici che per gli utenti finali serve a garantire, nel rispetto delle normative vigenti, l’efficienza ed il corretto funzionamento dell’impianto elettrico. Si riescono così a ridurre sia i costi e che gli eventuali rischi legati alla sicurezza.

Perché rivolgersi a Elettro Star

Perché siamo un’Azienda con una esperienza di oltre 25 anni e che ha al suo interno un team qualificato di elettricisti specializzati in impianti elettrici.

Perché utilizziamo la migliore tecnologia per il controllo degli Impianti.

Perché oltre a fornire i classici interventi di assistenza siamo in grado di fornire ai clienti i controlli periodici necessari per Legge, inclusa la compilazione della documentazione legata al registro periodico delle manutenzioni. Siamo in grado di operare soprattutto su tutto il territorio regionale, in particolar modo nelle province romagnole di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, ma abbiamo eseguito e verificato impianti anche fuori provincia e regione, come ad esempio a Bologna e ad Ancona.

In base a quanto previsto dalle normative vigenti, provvediamo ad effettuare tutti gli interventi necessari affinché gli impianti dei nostri clienti siano sempre i più sicuri ed efficienti.

 

 

Che cosa sono e come funzionano i certificati bianchi?

Che cosa sono e come funzionano i certificati bianchi?

I certificati bianchi sono nati nel lontano 2005 e sono uno dei tre meccanismi di incentivazione dei progetti di efficienza energetica. Ma come si ottengono e come funzionano?

In Italia esistono tre meccanismi statali di incentivazione dei progetti di efficienza energetica:

  • le detrazioni fiscali, chiamate anche eco bonus;
  • il conto termico;
  • i titoli di efficienza energetica (TEE), detti anche certificati bianchi.

In particolare i Certificati Bianchi sono degli incentivi che premiano il risparmio di energia fossile ed hanno lo scopo di incentivare la trasformazione del sistema energetico italiano. Questi certificati sono, entrando più nel dettaglio, dei titoli negoziabili che attestano il raggiungimento di un risparmio energetico attraverso opportuni interventi di efficienza energetica. Sono nati in seguito al Protocollo di Kyoto, quando sono stati fissati degli obiettivi, da raggiungere entro il 2020:

  • tagliare del 20% (in relazione ai livelli del 1990) le emissioni di gas serra;
  • raggiungere una quota minima del 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili;
  • ottenere un miglioramento del 20% dell’efficienza energetica.

Tonnellata Equivalente di Petrolio

Un certificato equivale ad una tonnellata equivalente di petrolio (TEP). Da quando nel 2005 è partito questo schema sino al 2017 si è riusciti a risparmiare quasi 26 milioni di TEP, risultato che ha reso questo tipo di incentivo il più longevo e produttivo per l’efficienza energetica.

Nonostante nei primi 9 mesi del 2017 siano stati riconosciuti dal Gestore dei Servizi Energetici (società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e che ricopre un ruolo fondamentale per lo sviluppo e l’incentivazione delle fonti rinnovabili in Italia) congiuntamente con l’RSE (Ricerca per lo Sviluppo Energetico) ed Enea oltre 4 milioni di Titoli di Efficienza Energetica, tuttora questi titoli sono per lo più sconosciuti al grande pubblico. Questo è dovuto principalmente al fatto che questa normativa è destinata alla premiazione dei risparmi energetici di grandi aziende ed enti pubblici.

Il certificato Bianco si può ottenere i due modi:

  • attraverso degli interventi specifici di efficienza energetica;
  • attraverso l’acquisto presso altri soggetti di Titoli di Efficienza Energetica, come predisposto dal GSE (Gestore dei Mercati Energetici).

Tra le caratteristiche principali dei Certificati Bianchi segnaliamo:

  • copre tutti i settori (ad esempio industria, agricoltura, terziario, residenziale, etc.);
  • copre molti interventi di efficientamento energetico (sia il cogeneratore, l’illuminazione, l’involucro edilizio fino ai processi industriali);
  • il progetto può essere presentato dai distributori di elettricità e gas naturale, i soggetti pubblici e privati in possesso di certificazione relativa alla norma UNI CEI 11252, le ESCO (Energy Service Company) certificate e e le società con sistema di gestione dell’energia certificato ISO 50001 o con EGE certificato;
  • ogni certificato bianco corrisponde ad 1 TEP;
  • ogni certificato viene rilasciato per un tempo che va da 3 a 10 anni (per gli interventi più complessi);
  • il valore dei TEE ha raggiunto anche valori superiori ai 400 euro per TEP, anche se il valore medio spesso è stato tra i 100 ed i 110 euro per TEP.

Compra Vendita dei titoli

Per le società distributrici di elettricità e gas naturale con più di 50 mila utenti è previsto l’obbligo di raggiungere obiettivi di risparmio energetico maggiori di anno in anno. L’obbiettivo è raggiunto quando la società presenta un corrispondente numero di certificati, che possono essere ottenuti dal distributore o attraverso interventi di efficientamento energetico od acquistando i certificati dagli altri soggetti ammessi a presentare progetti.

Quindi nel momento in cui una impresa realizzi un intervento di efficientamento energetico, ad esempio pensiamo al caso di una impresa industriale che proceda alla sostituzione di un macchinario produttivo, potrà ottenere dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) tanti Certificati Bianchi per quanto risparmio raggiungerà in termini di Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP). I certificati potranno essere successivamente venduti al fornitore di elettricità o di gas naturale che abbia più di 50 mila utenti.

Come ottenere i Certificati Bianchi

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato, nel Gennaio del 2017, gli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico annuali che andranno raggiunti i prossimi anni. Entrando nello specifico sono 9,71 milioni per il 2019 e di 11,19 milioni per il 2020. I progetti andranno inviati al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che procederà, entro 90 giorni dal ricevimento, alla valutazione e comunicherà la risposta. Qualora fosse positiva il GSE provvederà poi ad emettere l’esatto ammontare dei Certificati Bianchi corrispondenti.

Ci teniamo a precisare che gli incentivi dei Certificati Bianchi sono possibili qualora non siano presenti altri incentivi statali. Sarebbe pertanto inutile, per fare un esempio, inoltrare la richiesta per ricevere dei Certificati Bianchi nel caso in cui per l’installazione di un impianto fotovoltaico si sia già goduto delle detrazioni fiscali del 50 o del 65% o degli incentivi Conto Energia. In ogni caso la comunicazione al GSE deve avvenire entro e non oltre i 18 mesi dall’allaccio dell’impianto.

2017: anno record per i Certificati Bianchi

Se consideriamo i volumi scambiati e i prezzi, il 2017 è stato un anno da record per il mercato organizzato dei Titoli di efficienza energetica mentre il prezzo medo dei TEE è aumentato, rispetto al 2016, più dell’80%. Nel 2018 valore di un certificato bianco è arrivato sino a circa 400 euro,mentre oggi il suo valore è di circa 205 euro con un aumento significativo dai 100 euro a titolo di efficienza iniziali.

Se hai necessità di avere consigli sulla realizzazione, di un preventivo o di installare un impianto elettrico ad uso industriale per la tua azienda contattaci, compilando il modulo di seguito con i tuoi dati, fornendoci tutte le informazioni del caso.

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